Weekend libero da impegni lavorativi, provo a replicare ed affinare qualche preparazione per una domenica un pò sfiziosa, dessert compreso: Bombette all’arancia!
La ricetta originale deriva dal corso di lievitati da colazione con Silvia Bisogno, ho modificato l’essenza del limone in arancia perchè volevo dargli un aroma più deciso e persistente.
Riprendere in mano questo impasto soffice e burroso, dopo gli approfondimenti di pasticceria di questo mese su libri di professionisti, è stato utile a correggere anche vecchi sbagli e soprattutto a confermare definitivamente il detto dei Mastri Pasticceri che in questo campo “un grammo in più è una tonnellata“.
Pur avendo usato la grammatura perfetta di uova, nonchè una farina molto forte visto la lunga lievitazione, l’impasto è stato corretto man mano in idratazione per dargli elasticità e compattezza. Il risultato della lievitazione è stato perfetto, a dimostrazione che le mie correzioni sono state opportune ed abbastanza ponderate, sintomo che inizio a capire la consistenza perfetta di questo tipo di impasto che tempo fa sbagliavo.
La prossima volta dovrò provare a coprire la calotta della bombetta con un disco più ampio, probabilmente 8cm, così da dare un impatto visivo più interessante, ma soprattutto usare il congelatore per avere una superficie d’appoggio rigida. Inoltre devo trovare la giusta temperatura e tempistica di cottura in forno perchè l’impasto rimanga perfetto; purtroppo essendo coperta la testa della bombetta non è facilmente individuabile quando è pronta nonostante la copertura aggiuntiva non sia completamente dorata.
Gusto e morbidezza sono eccellenti, vorrei sperimentare prossimamente la farcitura una volta fredde con una crema per renderle più golose. Sarebbe anche interessante provare ad incorporare del cioccolato fondente in fase di pre cottura, controllando la consistenza dello stesso nel prodotto finale in termini di sapore oltre che di posizionamento dopo la lievitazione dello staglio; non vorrei che con impasto molto morbido tenda a scendere troppo verso il fondo.