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PCG Bresso, la panchina nera-verde

by Psydis
PCG Bresso

Ufficialmente vincolato alla PCG Bresso, inauguro la prima panchina da Aspirante Allievo Allenatore con la punta di diamante femminile. La società a livello maschile vanta una serie B, ma la compagine delle donne si prepara alla scalata alla vetta della Prima Divisione armata fino ai denti.

Dopo il forfait del vincolo della squadra locale, ho puntato diretto a tre squadre del circondario, prima tra queste appunto la Polisportiva Circolo Giovanile Bresso. La dea bendata questa volta mi ha baciato con questa ghiotta opportunità. In realtà doppia, grazie ai coach Francesco Benavoli e Gabriele Ravasi.

Allenamento e tattica

Parlo di doppia, ma è un ventaglio il risultato di questo vincolo. Il benestare del Direttore Sportivo, Enrico Migliarese, mi ha permesso di avere accesso a diversi gradi e tipi di allenamento.  Al momento infatti ho due obbiettivi primari di apprendimento: l’allenamento della tecnica fin dalle basi e la conduzione di una squadra seniores già avviata e con tattica avanzata.

Dopo un ragionamento ponderato con il coach e il direttore tecnico, l’orientamento logico è stato quello di separarli, seguendo appunto l’U16 in cui le specializzazioni stanno iniziando ad essere affinate, affiancata ad una 1a Divisione molto competitiva in grado di gestire schemi, situazioni e chiamate tattiche. Inoltre l’U16 è anche l’ultima boa per correggere i fondamentali prima dell’U18, dove finalmente i talenti entrano nei mirini delle squadre blasonate.

A conti fatti quindi l’impegno primario è quello di seguire assiduamente la giovanile per entrare nel mood di un allenamento programmato, per poi quando possibile seguire anche quello della seniores in cui è più importante la parte tattica essendo già autosufficienti e tecnicamente bilanciate. Inoltre, mancando la figura del secondo allenatore, ho accesso in panchina nella 1a divisione. Su quella U16 invece c’è già il coach Daniele Hinker, ma in occasione di sovrapposizione con altre partite posso prendere il suo posto.

Come ho detto però, la PCG Bresso ha una rosa ampia. E questo mi permette di vedere anche altre realtà, prima tra tutte quella delle due U18 di Gabriele Ravasi e Fabio Finetti. Studiare anche il loro stile diverso di allenare le proprie atlete è uno stimolo in più, ma soprattutto spunti ed idee provenienti da diversi percorsi pallavolistici o universitari  pregressi.

“Se l’avessi saputo mi facevo bella”

Al di là di tutto la prima panchina fotograficamente è stato un grosso fallimento. Abituato ai grandi palazzetti ultra illuminati e con la possibilità di piccoli appoggi, qui ho collezionato molti mossi e sfocati per via della tempistica errata dell’otturatore e della profondità di campo molto limitata. Le foto più statiche sono salve ovviamente, ma su quelle dinamiche devo sicuramente lavorarci per compensare la luce nettamente inferiore ma una velocità di gioco in linea con le categorie top.

Meglio è andata con l’U16, un po’ perché in casa sei più libero di girare il campo, ma molto per l’illuminazione nettamente più performante. La luminosità mi ha permesso di aggiustare il tiro sull’otturatore, lo spazio più limitato rispetto al palazzetto dio Binzago invece a tratti è stato vincolante. In compenso, come si evince dalle foto, il risultato finale è stato palesemente superiore.

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