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Bottini e follie porrettane

by Psydis
Bottini e follie

Di ritorno da una breve vacanza in Abruzzo, il passaggio per Porretta Terme ha dato luogo ad un pomeriggio di bottini e follie insieme (o meglio ‘grazie’)  a Claudio Capitani. Mia madre doveva smaltire due vecchi televisori a tubo catodico e non sapeva come fare, pertanto le ho proposto di caricarli in macchina che li avrei portati io in discarica a Monza, così da facilitarle la vita. La realtà è stata quella di smontarli nel parcheggio della stazione ferroviaria di Porretta sfruttando gli attrezzi alla MacGyver  di Claudio e il portabagagli delle nostre auto per recuperare qualche pezzo.

A prescindere però dai due cavi elettrici, gli altoparlanti e il trasformatore con circuito raddrizzatore smontati dagli stessi,  il vero tesoro del giorno proviene dai componenti e dall’attrezzatura che mi ha regalato; gli ho chiesto un mosfet per un esperimento e sono tornato a casa con un ricco sacchetto di cose interessanti e pregiate.

Il transistor richiesto si è trasformato in due coppie di FQP13N10L e IRF840, a cui si è aggiunto un Ponte di Graetz un po’ malconcio ma perfetto per qualche esperimento veloce su breadboard senza comperare nulla per effettuarli.

Sapendo inoltre che la mia attuale attrezzatura di alimentazione è quasi nulla, e ho esercizi da fare prossimamente che la richiedono, mi ha regalato tre importati “pezzi” che mi permetteranno di affrontare la corrente AC/DC a bassa potenza, fondamentale per i circuiti elettronici e per i vari test su forme d’onda e relative misurazioni. Si parte da un piccolo trasformatore da 220V a tensione da definire (dovrò misurarla la prima volta che lo collego ma sicuramente sotto i 24V) con cui potrò provare sia l’alternata che i vari stadi per raddrizzarla, alzare o abbassare tensioni e naturalmente analizzare i risultati con l’oscilloscopio prendendo confidenza con questo strumento fondamentale. Poi c’è un alimentatore a tensione  continua regolabile, quindi già stabilizzato e altrettanto importante per dare tensioni corrette ai vari modulini DIY acquistati su internet o ai progetti futuri. Infine un oggetto in parte ridondante ma che volevo acquistare per avere un mini alimentatore da banco con tensioni precise, ovvero un benchtop power board kit da collegare ad un alimentatore ATX che ho in cantina da tempo.

La chicca invero è la sua vecchia stazione saldante Philips SBC345 perfettamente funzionante, con ben tre punte praticamente nuove.  Non è sicuramente all’ultima moda, ma nel suo essere analogica ha un qualcosa di mistico, vintage e soprattutto ha una sua lunga storia legata ad una grande persona. Vista la passata esperienza di saldatura sulle PCB cinesi avrei dovuto acquistarne una, ma questa stazione da 70W professionale, per quanto datata, risulta nettamente più precisa e affidabile di una nuova stazione da 48W digitale a basso costo.  Sotto i 30€ non c’è nessun modello decente che dia un’indicazione stabile delle temperature, qui ho la lancetta ma anche la solidità della vecchia tecnologia ormai caduta in disuso in favore di prodotti economici e di basso profilo.

La novità che lega tutto ciò che ho portato a casa da Porretta è la conferma da parte del MIT Online Courses (Massachusetts Institute of Technology) di un sussidio per la prima parte di certificazione Circuits and Electronics XSeries sul portale edX. Nello specifico è la parte base dei componenti basi attivi e passivi con titolo Circuits and Electronics 1: Basic Circuit Analysis. Sarà una cosa un po’ impegnativa in quanto potrebbero volerci diverse competenze matematiche che ormai non affronto più da anni, ma sono intenzionato a portare a termine almeno la  prima parte delle tre in maniera eccellente, ed entro i termini che mi garantiscano la Certificazione; l’esame delle stessa deve essere dato entro un mese dalla partenza del corso ed è tutto in inglese (e non sono proprio un cima nella lingua anglofona). Teoricamente la partenza dello stesso dovrebbe essere il 31 Agosto. Se riuscissi in questo intento dovrò davvero recuperare le mie reminiscenze su derivate ed equazioni, perchè temo che la progettazione con mosfet della seconda parte presupponga calcoli abbastanza precisi ed ostici … ma per ora puntiamo al primo Verified Certificate!

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