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Un LCR-TC1 in Wonderland

by Psydis
LCR-TC1

Un giovane LCR-TC1 seguì Claudio Capitani nella sua tana di Bombiana, finendo nella Wonderland dell’elettronica a lui congeniale. Nei cassetti del laboratorio infatti, si nascondevano tantissimi componenti che il piccolo tester bramava analizzare, scoprendo tutte le caratteristiche elettroniche finora solo viste sul datasheet relativo ad ognuno di loro.

Inizia così la fiaba del nuovo acquisto low cost per studiare e confrontare una parte della componentistica attiva e passiva di base: il tester LCR-TC1 della Daniu. Il suo funzionamento considerando il prezzo contenuto è stupefacente, rileva i parametri più importanti di tantissimi tipi di poli, partendo da Transistors NPN/PNP, Mosfet, Condensatori, Resistori, Induttanza, Diodi, Triodi, IGBT, JFET, TRIAC, e Batterie fino al riconoscimento degli Zener e forme d’onda infrarosse. Cosa ancora più importante è la facilità d’uso, in quanto non è importante la piedinatura di ingresso, la stessa viene analizzata e rilevata in automatico rilevandola perfettamente anche nel caso di BJT o Mosfet. L’unico accorgimento è usare un numero diverso sullo zoccolo d’appoggio e scaricare i condensatori prima di testarli. Inoltre le tre pinzette a gancio in dotazione diventano perfette anche per i test particolari tipo quelli degli integrati, consentendo il rilevamento velocemente senza doversi arrangiare con breadboard o cavetti.

Ma la storia diventa avvincente nel momento in cui, dopo il passaggio per Porretta ad Agosto, il ritorno in questi luoghi ha fruttato un piccolo scatolone di materiale vario di cui Claudio voleva disfarsi. I patti erano chiari: se erano oggetti che non gli servivano li avrebbe messa dentro al contenitore, io non avrei fatto domande e portato a casa il contenuto. Già dalla foto in copertina è palese che sicuramente non ci ho smenato ad accettare l’accordo, perchè contiene tanta di quella roba curiosa e variegata che sarà un piacere studiarla e catalogarla … ma anche in alcuni casi analizzarla o smontarla. Probabilmente la prima cosa che farò sarà di dividere la componentistica base dal resto, così da avere separate resistenze, condensatori, mosfet e vari integrati/amplificatori per poi dedicarmi ai pezzi particolari o alle millefori con  circuiti sperimentali montati. Insomma il piccolo LCR-TC1 verrà schiavizzato per un bene superiore, anche perchè sarà fondamentale per scartare la componentistica guasta o completamente bruciata.

Non so bene come si concluderà la storia, perchè al momento c’è uno scenario “formativo” aperto di cui vi parlerò prossimamente, ma sicuramente l’ennesimo dono di Claudio e il tester saranno importanti protagonisti del prossimo contenuto narrativo del percorso intrapreso a cavallo tra elettronica e informatica. Il sospetto è che il povero LCR-TC1 non avrà un lieto fine e verrà sfruttato per lungo tempo prima di potersi godere il pensionamento.

 

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