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Dal “Vangelo Cosplay” secondo i Bimbiminkia

by Psydis
Vangelo Cosplay

In quel tempo, nasceva il cosplay italiano, una pratica di nicchia riservata a pochissimi nerd eletti che con un pò di raso e qualche stoffa di basso costo imitavano con molta approssimazione eroi di Star Trek, Star Wars e quando andava bene di vecchi anime o manga in voga negli anni ’80. Poi con il nuovo millennio tutto venne sdoganato e pian piano affiorarono i primi Bimbiminkia. Ora l’ambiente è permeato di queste creature che fanno lunghe filosofie sullo “Spirito del Cosplay”, un’entità sopranaturale che loro conoscono bene perchè sono portatori della sua parola. Pontificando, raccontano strani aneddoti sul cosplay come pratica nata in Giappone .. bla bla bla … dove … bla bla bla … senza neppure sapere che ciò che succede nel Sol Levante e all’antitesi della nostra concezione media nazionale!

Vediamo di capirci una volta per tutti, non esiste nessuno Spirito e, se mai ne esisterà uno, non saranno loro a determinare cosa rappresenti. A molti, soprattutto novizi, non è chiaro un concetto fondamentale, ovvero che è un modo di vivere eventi e fiere, non la ragione primaria di vita. Nessuno biasima chi sta ore ed ore per creare un costume perfetto se è la sua passione, così come nessuno si deve permettere di farlo per chi se lo fa fare o lo compera. Finchè un’entità ufficiale e riconosciuta non metterà i paletti a cosa è cosa non è il Cosplay nessuno deve andare a predicare la sua visione come verità assoluta.

C’è chi ha la mano santa con l’ago e chi con materiali plasitici, c’è chi ha i soldi per comperarli o farli fare, c’è chi non ha soldi e se lo arrabatta pur di vivere qualche ora in fiera un’esperienza diversa dalla routine quotidiana. Tutti in egual modo hanno diritto di farlo.

Ma i Bimbiminkia inside, a volte addirittura supportati dagli anziani del cosplay, danno il loro meglio in quello che più di tutto trascende la base del cosplay: i Contest. Le gare non sono Cosplay, sono appuntamenti “agonistici” dove una persona si confronta in campo aperto non a colpi di foto, bensì con una giuria. Qui non si vive più il Costume Play ma la ricerca della perfezione per vincere sugli altri.

Alla fine di ogni contest c’è sempre la stessa sterile polemica: giuria corrotta, vincono sempre sempre gli stessi, è tutto un magna magna. Ma qualcuno si è mai fatto l’esame di coscienza considerando che vincono sempre gli stessi perchè sono sempre superiori agli altri? Sveglia gente è una competizione, quindi vince chi è bravo! Se portate cosplay di livello medio-basso e pretendete di vincere avete sbagliato “sport“! Se vi comperate i vestiti su Ebay o simili probabilmente non vincerete perchè saranno dozzinali e poco dettagliati, senza considerare che si vedono lontano un miglio … abbiate almeno la compiacenza di arricchirli se volete provare a vincere! Se vedete cosplayer a cena con i giurati, non è magna-magna bensì la normale vita per cui la gente si incontra, si diverte insieme e passa le serate in compagnia … soprattutto quando sono cene da 40/50 persone!

E cosa ancor più importante, smettetela di partecipare ai cosplay contest su Facebook se poi dovete piangere giorni e giorni che vince sempre chi ha tanti amici che mettono “mi piace“, se non vi è chiaro vi svelo l’arcano: è così e sarà sempre così! Quindi o vi fate millemila amici fidati o rinunciate se dovete lagnarvi in bacheca come smidollati.

Per voi, carissimi Bimbiminkia (purtroppo spesso in età pressochè adulta), ho solo una parola che potete desumere dall’immagine: LOSERS!

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